Shazam, oltre alle canzoni, ora permette di riconoscere anche le riviste
E’ da molto tempo che esistono app in grado di riconoscere un brano musicale o un motivetto che ascoltiamo, senza essere in grado di riuscire ad identificarlo o perché proveniente da uno spot o perché lo speaker radiofonico di turno non bada a darci informazioni a riguardo.
Shazam è uno dei primi che ha tracciato la strada a questo tipo di tecnologia, e ha avuto l’idea di effettuare una pesante ristrutturazione del proprio software, con alcune importanti integrazioni: infatti, oltre al riconoscimento audio, di recente è possibile effettuare anche riconoscimenti visivi attraverso la fotocamera del nostro dispositivo mobile.
Riviste, giornali, persino trailer cinematografici: la presenza del bollino Shazam sul prodotto da analizzare (lo avete mai notato in alcuni spot televisivi?) garantisce la piena compatibilità con l’app. Il fine ultimo di Shazam, a detta del CEO Rich Riley, è quella di trasformare “immagini statiche in parti di contenuti dinamici”, così da far fruire questi ultimi agli utenti attraverso un semplice tap.