Google Play: nuova piattaforma web per applicazioni, musica, libri e film

Il campo mobile sta attraversando un periodo di grande fermento, e i rumor sui nuovi prodotti in arrivo e sulle strategie adottate dai big del settore si sprecano. Forse è anche per questa ragione che l’arrivo del nuovo servizio Google Play (avvenuto un paio di giorni fa quasi all’improvviso) ha colto tutti di sorpresa. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Recentemente il nome “Google Play” era già circolato in rete, ma veniva associato dai più al fantomatico tablet “made by Google” di cui tanto si vocifera in giro. In realtà, si tratta di un nuovo servizio cloud-based che andrà a sostituire gli attuali Android Market, Google Music, Google Books e Google Movies unificandoli in una singola piattaforma online; in essa confluiranno tutte le applicazioni, i brani musicali, gli ebook e i film a noleggio disponibili fino ad ora sui singoli store. Per l’occasione cambia anche il nome dei vari servizi offerti e delle relative applicazioni con cui accedere ai loro contenuti: passiamo  rispettivamente a Google Play Music, Google Play Books e Google Play Movies; l’Android Market, invece, si chiamerà d’ora in poi Google Play Store (grafica e funzionalità rimangono tuttavia inalterate). In aggiunta, Google ha deciso di offrire alcuni giochi e applicazioni alla modica cifra di 0,49€ per celebrare l’arrivo della nuova piattaforma: qui trovate l’elenco completo, alcune di esse (i giochi, in particolare) hanno subìto un taglio di prezzo davvero notevole quindi vi consiglio di approfittarne.

Purtroppo l’aggiornamento ci riguarderà soltanto marginalmente, dato che nel “Bel Paese” arriverà soltanto il Google Play Store (gli altri servizi sono attualmente confinati al territorio americano). La nuova piattaforma è già attiva in rete e le relative applicazioni arriveranno progressivamente su tutti i dispositivi Android compatibili attraverso un aggiornamento automatico: Play Books e Play Movies saranno compatibili solo con i recenti dispositivi dotati di release 4.0.3 Ice Cream Sandwich; Play Music pone come limite minimo la release 2.2; il Play Store, infine, sarà compatibile con tutte le release Android,  ma potrete continuare a utilizzare il buon vecchio Market fino a quando non riceverete l’apposito aggiornamento. Se non avete ancora ricevuto l’aggiornamento sul vostro smartphone, potete provare i seguenti passaggi (vi preciso che il mio dispositivo monta la release 2.3.7): andate in “Impostazioni” -> “Applicazioni” -> “Gestisci applicazioni” e selezionate il Market di Android; ora selezionate “Cancella cache” e poi “Disinstalla aggiornamenti“; a questo punto, aprite il Market e navigate per un po’ al suo interno, prima o poi dovrebbe comparirvi la notifica di aggiornamento. Chiudiamo con il primo video rilasciato da Google per pubblicizzare la sua nuova piattaforma, non mancate di farci sapere le vostre impressioni:

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2 commenti
  1. ritengo che la variazione del nome da android market a google play dovrebbe essere contestata dagli utilizzatori di prodotti android, non dimentichiamo che android è basato su kernel linux. Linux è in licenza Gnu Public License, quindi chiunque può avere la possibilità di
    modificare il sorgente del programma, a patto che queste
    modifiche siano rilasciate con licenza GPL. Come giustamente scrive Lorenzo Brambilla è stato cambiato il nome di un simbolo identificativo: Android, con un marchio di fabbrica: google. Chissà forse i prossimi smartphone si chiameranno semplicemente google

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