Annunciato Google Maps for Mobile 5, con rendering vettoriale delle mappe e navigazione temporanea offline

Google Maps for Mobile 5

A quanto pare i ragazzi di Mountain View sono in vena di novità questo fine anno, tanto che risulta difficile anche per noi tenerne il passo. In questi giorni si è svolta la conferenza “D: Dive into Mobile“, un’importante evento dedicato al mondo della tecnologia in mobilità al quale hanno partecipato alcuni tra i più grandi esponenti del settore. Naturalmente Google non poteva mancare all’appello, e ne ha approfittato per annunciare la nuova versione 5 di “Google Maps for Mobile“.

Ad annunciare le molte novità previste per questa versione 5 è stato Andy Rubin, vice presidente di Google e respondabile dello sviluppo di Android (oltre che uno dei suoi padri fondatori), ma andiamo per gradi. Per prima cosa, il nuovo GMaps richiederà un quantitativo di dati 100 volte inferiore a quello attuale per il caricamento delle mappe: l’applicazione scaricherà solo alcuni dati importanti (o “meta data”) per poi effettuare il rendering dell’area d’interesse sulla mappa “on the fly” (ovvero nel momento in cui viene richiesto). Di fatto, questi dati importanti verranno memorizzati in una sorta di “cache” che consentirà di navigare e ricalcolare l’itinerario persino in assenza di segnale (sembra che sia possibile memorizzare i dati di un’intera città). Inutile dire che il rendering delle mappe, così come gli effetti di transizione, avranno un miglioramento in termini di velocità. Ci teniamo comunque a precisare che non si tratta di una “navigazione offline” vera e propria: la funzionalità è pensata nel caso di assenza temporanea di segnale, così da non dover aspettare il fix dei satelliti prima di poter ripartire. L’applicazione memorizza i dati relativi ai luoghi che abbiamo visitato e quelli relativi alle destinazioni più frequenti; pertanto, nel caso in cui abbiate una nuova destinazione, la cache non vi aiuterà e sarà necessaria la connessione.

Questo nuovo tipo di gestione dei dati ci porta a un’altra grossa novità di questa versione: il rendering vettoriale delle mappe, con una visuale dinamica in 3D dei vari edifici basata sul livello di zoom attuale. Oltre al supporto per il pinch-to-zoom avremo la possibilità di ruotare e inclinare la visuale (sempre con due dita), inoltre l’applicazione utilizzerà la bussola integrata negli smartphone (ove presente) per regolare l’orientamento della mappa rispetto alla persona che ha in mano il device (il tutto in maniera automatica, ovviamente).

L’unica nota dolente è che, proprio a causa di alcune delle nuove funzionalità, “Google Maps for Mobile 5” sarà totalmente compatibile solo con un numero ristretto di modelli. Tanto per fare un esempio celebre, il Google Nexus One è in grado di supportare il rendering vettoriale in 3D, tuttavia la tecnologia multitouch di cui è dotato non consente di usufruire delle funzionalità di rotazione e inclinazione. La lista dei device perfettamente compatibili fatta dallo stesso Rubin comprende: Motorola Droid, Motorola Droid X, Motorola Droid 2, HTC G2, HTC Incredible, HTC Evo 4G, Samsung Galaxy S e (immancabilmente) Google Nexus S. Ad ogni modo, non è il caso di preoccuparsi: sugli altri smartphone l’app dovrebbe comunque essere utilizzabile, anche se alcune funzionalità non verranno sfruttate.

Un’ultima curiosità riguardo la presentazione: l’applicazione è stata presentata su un tablet Motorola con processore dual core Nvidia e (soprattutto) dotato di sistema operativo Android Honeycomb (sembra che a Mountain View si divertano a giocare certi scherzi). Per concludere, il rilascio di “Google Maps for Mobile 5” è previsto per il 16 Dicembre (giorno in cui esordirà anche il Nexus S); speriamo non deluda le aspettative.

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