RetroShare, programma P2P per condividere file in maniera protetta e anonima

Dopo l’enorme polverone che si è sollevato nelle settimane precedenti e la chiusura/riorganizzazione di tantissimi servizi di file sharing, un nuovo programma sta letteralmente spopolando spinto da un tale stato di cose. Il suo nome è RetroShare e ha involontariamente raccolto l’eredità di MegaUpload e simili, riportando in auge il caro vecchio P2P.

RetroShare è appunto un client P2P che permette di creare reti private, accessibili soltanto su invito, attraverso le quali chattare e condividere file in maniera protetta e anonima. L’aggiunta di utenti a una rete  avviene grazie allo scambio di certificati PGP (Pretty Good Privacy), uno dei protocolli più sicuri disponibili, inoltre ogni comunicazione è criptata e utilizza lo standard OpenSSL in modo tale da rendere il tutto assolutamente trasparente ad occhi indiscreti (persino al proprio ISP). Tutti questi paroloni e buoni propositi in realtà si traducono in un programma di facile utilizzo, che vede tutte le funzionalità raggiungibili dai vari bottoni nella parte alta del programma e da alcuni comandi veloci a sinistra (entrambe le barre sono comunque riposizionabili).

Al primo avvio viene richiesto un nickname, una email, una password e una location così da creare una sorta di “account locale” (in sostanza, una chiave GnuPG) per identificarvi; per cominciare a condividere file dovrete poi farvi invitare da un amico alla sua rete, o magari aggiungere file alla vostra rete per condividerli soltanto con chi vorrete. Per funzionare al meglio il programma potrebbe richiedere l’installazione aggiuntiva di GnuPG, una suite crittografica per creare e gestire certificati PGP.

Il vantaggio di un sistema di questo tipo consiste proprio nel fatto di poter decidere cosa condividere e con chi condividere senza dover tener conto di terzi o di eventuali restrizioni; d’altronde, ciò rappresenta anche un po’ la ragione maggiormente addotta dai suoi detrattori, poiché nulla vieta di condividere materiale protetto da diritti d’autore. Indipendentemente dall’uso che se ne possa fare, la mia valutazione sul programma è molto positiva, soprattutto oggi che risulta sempre più difficile mantenere un minimo di privacy in rete. RetroShare è open source (quindi scaricabile gratuitamente) ed è disponibile per diversi sistemi operativi tra cui Windows, Mac OS X e Ubuntu.

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