Nokia e la potenza del 5G

Con l’utilizzo sempre maggiore di dispositivi mobili per collegarsi ai servizi online, alcuni di questi (come lo streaming musicale tramite Spotify o le stesse videochiamate con Skype) richiedono una quantità di banda di trasmissione elevata affinché il servizio stesso possa funzionare in modo efficiente.

La Nokia, conosciuta per i propri cellulari (cedendo di recente tale reparto al colosso di Redmond Microsoft), è dalla sua nascita una delle aziende che trainano l’evoluzione della tecnologia riguardanti le telecomunicazioni, che richiedono spesso anni affinché possano apparire sul mercato. E’ il caso della tecnologia di quinta generazione (5G in gergo tecnico), che da un anno circa è in fase sperimentale in Finlandia.

Durante il summit 5G a Brooklyn Nokia ha mostrato come tale tecnologia possa portare enormi vantaggi rispetto alla “vecchia” generazione 4G: innanzitutto la velocità è pressoché aumentata di 40 volte, intorno ai 7 Gigabit per secondo, permettendo la fruizione in tempo reale di contenuti multimediali e di video in tecnologia Ultra-HD. Basti pensare come Google Fiber (servizio di connessione internet tramite fibra ottica attualmente in disponibile nello stato del Kansas, Stati Uniti d’America) offra attualmente la connessione più performante sul mercato (pari 1 Gigabit per secondo) e già permette di soddisfare la fruizione di streaming e di download in modo egregio.

Infine c’è da dire che permette di alleggerire il telefono riguardo i consumidiminuire i tempi di risposta di servizi quali la messaggeria istantanea e la navigazione su web, cosa che darà vantaggi agli utenti in secondo piano.

Tenendo conto che la connessione LTE (4G) è disponibile soltanto per il 30% della popolazione italiana, penso che tale tecnologia arriverà non prima di qualche anno nel nostro belpaese, perché bisognerebbe dare priorità al ridurre il prima possibile il divario digitale (visto che vi sono ancora persone che non dispongono di una connessione ADSL o 3G) tra l’utenza, cosa che  penalizza il settore informatico causando una potenziale mancanza di ricavi dovuti al disinteressamento alle nuove tecnologie.

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