Il New York Times ha diffuso la notizia che gli attacchi informatici subiti da diverse aziende occidentali che riguardano almeno venti società di diversi grandi settori come finanza, tecnologia, media, cinema e internet proverrebbero da due istituti accademici cinesi. Fanno molto discutere anche gli attacchi mossi alle caselle di posta di Google di alcuni giornalisti stranieri e di alcuni attivisti per i diritti umani.
Dall’inchiesta della Nsa è venuto fuori che gli attacchi, iniziati nell’aprile del 2009, partano dalla Jiaotong University di Shanghai e da un istituto professionale di Lanxiang finanziato dalle forze armate. L’ipotesi più probabile è che questi istituti siano stati usati come base per gli attacchi informatici o per spionaggio industriale.
Quello che è avvenuto è molto grave e contribuisce a rendere sempre più difficili i rapporti tra gli Usa e la Cina. In particolare Google dopo l’ennesimo attacco informatico a Gmail e i filtri imposti dal governo ha minacciato ancora una volta di sospendere le proprie attività nel paese. La Cina, dal canto suo, continua a ribadire che le tutte le imprese operanti sul suo territorio devono rispettare le leggi cinesi comprese quelle sulla censura, Google inclusa.